Abruzzo per donne e uomini on the road

Dallo scoglio, quando la luce è chiara e l’aria inizia a farsi sentire diversa, più dolce e meno pungente, si scorge all’orizzonte la terra, quella di una realtà interna al mondo verde e piena di tesori nascosti. La natura si risveglia, una natura che in un piccolo paradiso naturale conta bellezze uniche da scoprire. Oggi abbandonerei lo scoglio e vi porterei tra gli affascinanti borghi abruzzesi.

Vi va di venire con me?

Nella zona dell’aquilano, tra le vette del Gran Sasso, si erge il silenzioso villaggio di Castel Del Monte dominato dalla Torre Del Campanile, mentre a farci sembrare di avere di fronte una nave per la particolare forma del villaggio medioevale è Opi.

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Inoltre, non possiamo resistere ad un passaggio tra i vicoletti del centro di Bugnara per poi avventurarci verso il Castello di Caldora, a Pacentro. Le case addossate l’una all’altra che ricordano un presepe sono quelle di Scanno, piccolo gioiello dell’architettura medioevale.

scanno

Al confine con il Lazio troviamo Tagliacozzo, centro affascinante che vanta il Palazzo Ducale tra i suoi patrimoni artistici, se poi seguiamo il fiume Sagittario ci imbattiamo in laghetti e prati estesi ai piedi di Villalago, volendo poi soffermarci ad Anversa degli Abruzzi dove è conservata la chiesa di S.Maria delle Grazie. In provincia di Pescara invece, la famosa riserva naturale Valle dell’Orfento è ricca di altri numerosi borghi caratteristici come ad esempio Caramanico Terme.

Vicoli ripidi, scale, chiese e palazzi signorili.

Castelli e fortificazioni che conservano il ricordo di rivalità e strategie.

Feste tradizionali innumerevoli in ogni periodo dell’anno.

Civitella del Tronto e Pietracamela si distinguono nella provincia di Teramo, insieme ad altri angoli suggestivi offrono all’orizzonte una vista unica sul Gran Sasso. Guardiagrele, in provincia di Chieti, è nota per essere annoverata tra i borghi più belli d’Italia e per diverse produzioni artigianali.

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Scendendo di nuovo verso il mare, si raggiunge la Costa dei Trabocchi, ancora più suggestiva nei mesi estivi e dove Rocca San Giovanni è tra i centri più meritevoli di una sosta.

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Silenzio.

Sospensione.

Voci pacate di abitanti tenaci  e custodi di segreti antichi.

Questi sono solo alcuni dei luoghi che velocemente, in un percorso immaginario, toccherei con voi. Vi invito però a fare il vostro viaggio, godendo delle sensazioni che questi luoghi trasmettono, sospesi tra passato e presente, ma anche delle tipiche ricchezze di una delle tradizioni culinarie più apprezzate del nostro Paese.

Natura e sogno per la nuova campagna stampa Gabriella Rivalta

Immagini surreali, atmosfera fiabesca e sospesa nel tempo.

Nel verde predominante di un bosco incantato, tra fiori e colori pastello s’intravede il volto di una giovane donna: sembra fondersi con la natura che la circonda. Tiene tra le mani un girocollo con ciondoli colorati e brillanti, come quelli degli orecchini che riprendono il verde dei suoi occhi. Tratto distintivo restano i capelli rossi, una particolarità che squilla sulla pagina come le pietre su questi gioielli unici.

Campagna-stampa-2013-3[1]Il sogno. Il sogno di un mondo lontano e senza una collocazione precisa. Il sogno della natura con i suoi segreti. Il segreto custodito di una creatura sconosciuta. Quella creatura così lontana eppure vicina come le donne sulla Terra. Ogni donna è attratta dall’origine, dalla natura e nello stesso tempo ne è regina. Come ogni regina possiede simboli di valore. In quest’ottica si colloca la campagna stampa primavera estate 2013 dello storico marchio di gioielleria di Gabriella Rivalta.

La chiave comunicativa giusta è stata trovata grazie all’incontro con J. Melhop, pluripremiata fotografa di moda francese. Ed è stato proprio il giardino privato di Gabriella Rivalta a suscitare le emozioni catturate attraverso gli scatti, lo stesso spazio che dà ispirazioni alla creatrice di queste magie in miniatura declinate in diverse collezioni.

La campagna si distingue dalle più comuni nel ambito dei gioielli, non pone i riflettori solo su essi ma anche su chi li indossa. E in questo caso, non è la solita modella che sfila o si osserva in una stanza tutta sua, ma è la donna nel suo mistero, nella sua essenza nascosta, lì dove tutto ha inizio.

Magia della terra, magia del gioiello. E non a caso un gioiello è fatto di pietre, gemme e luci provenienti dalla stessa Madre Natura.

Le foto del giorno

Il Natale ha le sue immagini classiche, oggetti simbolo e il tipo colore rosso. Stavo cercando qualche bella foto, qualcosa di diverso e meno conosciuto e mi sono imbattuta in due scenari invernali che mi hanno dato il senso della magia più di ogni altro. Elemento d’unione: la natura.

cattedrale-vegetale[1]A volte l’incontro tra natura e uomo dà vita a creazioni che lasciano senza fiato. Questa è una cattedrale creata da Giuliano Mauri in Valsugana con un corridoio che si snoda tra gli alberi. L’installazione ha le dimensioni di una vera cattedrale gotica composta da tre navate e ottanta colonne di rami intrecciati. Le piante cresceranno di circa 50 metri l’anno e con tagli e potature la forma sarà sempre quella di una vera e propria “Cattedrale Vegetale” e con il tempo, gli artifici aggiunti per accompagnare la crescita marciranno per lasciare spazio solo ai carpi. La natura avrà il sopravvento ma il segno di questo incontro con la fantasia dell’uomo resterà. Se passate dalle sue parti cogliete l’occasione di visitarla, se poi vi capiterà di trovare la neve l’esperienza sarà indimenticabile!

castello-di-neuschwanstein-germania[1]Il castello ha sempre una carica di fascino, mistero e dettagli che attraggono curiosità. Quando poi un castello ha una posizione davvero particolare e il paesaggio intorno ricorda quello letto nei libri di avventura, non si può resistere. Così è successo a me, che scovata questa foto ho pensato di condividerla con voi. Oltre lo scoglio ci sono anche altri paesaggi: una montagna, poco distante da un lago, sul ciglio di una gola vertiginosa e in vista di un altro castello, immerso nella foresta. Il castello di Neuschwanstein è uno dei simboli della Baviera e fu progettato dallo scenografo Christian Jank nel 1869 per volere del “re delle favole” Ludwig II. Rappresenta un altro esempio di incontro tra amore per il bello e paesaggi naturali già speciali. Se si volesse godere della migliore vista sul castello, consigliano di raggiungere il ponte di Maria (Marienbrücke) così chiamato in onore della regina Maria, madre di Ludwig II, che è sospeso sopra la gola del Pöllat. Anche gli interni come la sala del trono, la sala da pranzo, le camere da letto sono piene di materiali e decorazioni originali e di valore. Non è un caso dunque, che Walt Disney, rimastone affascinato, lo rese come modello per il castello del film d’animazione “La bella addormentata nel bosco”. Penso sia una meta alternativa ma immancabile per un viaggio che siate appassionati di storie, castelli o in visita nella terra germanica. Ma io abbandonerei con piacere anche solo un giorno questo scoglio per andarci! E magari d’inverno, che anche in questo caso, renderebbe tutto più favoloso.